Il case management è una metodica moderna ed avanzata di assistenza del Paziente nel percorso che va dalla prenotazione del trattamento chirurgico alla dimissione, ed oltre.
Il Servizio di Chirurgia del Ginocchio di ArthroTeam sta adottando e perfezionando questo nuovo sistema operativo da quasi un anno con risultati sorprendenti sia per quanto riguarda il grado di soddisfazione del Paziente che la qualità e scorrevolezza del percorso pre e post operatorio, con drastica riduzione di inconvenienti e contrattempi inevitabilmente connessi con la multidisciplinarietà della preparazione del Paziente chirurgico.
Il punto cardine attorno il quale ruota questo sistema è il Case Manager.

Questo ruolo nel nostro Servizio è ricoperto dalla Signora Eva Szekely, infermiera professionale e strumentista, la quale grazie a questa doppia valenza arricchisce il sistema di un plus valore, mantenendo il contatto con il Paziente anche durante l’intervento chirurgico. Cosa che aumenta ulteriormente la sensazione di assistenza percepita dal Paziente.
Al momento della prenotazione del trattamento chirurgico inizia il lavoro del Case Manager: viene individuata la data utile per l’intervento ed una volta confermata in accordo con il Paziente vengono programmati gli accertamenti pre-operatori e la Visita Anestesiologica, nella medesima giornata di Day Hospital. Ciò per ridurre al minimo il disagio della persona che per la natura stessa dell’evento si trova a vivere una situazione di elevato stress psicologico.
Eseguendo un grande numero di impianti protesici di ginocchio, la programmazione riguarda sovente persone anziane con situazioni cliniche di elevata complessità.
Sono quindi spesso richieste valutazioni multidisciplinari con esecuzione di numerosi accertamenti che esulano dalla normale preparazione preoperatoria.
E’ qui che il ruolo del C.M. diventa particolarmente significativo poiché dovrà coordinare l’esecuzione di tutte le consulenze ed esami specialistici necessari,verificandone esecuzione ed esito, mantenendo un costante contatto con il Paziente, per affrontare e risolvere tutti gli eventuali imprevisti.

Molto importante anche il ruolo di “Hostess” svolto dalla nostra C.M., che permette al Paziente di prendere fisicamente contatto con la struttura presso la quale sarà ricoverato, prendendo visione della camera con i suoi accessori e potendo parlare con ricoverati sottoposti al medesimo intervento. Tutto ciò attenua molto la sensazione di ansia del Paziente,che si appresta al ricovero in una situazione che in parte già conosce.
E’ evidente che oltre a svolgere un importante ruolo di assistenza tecnica e psicologica per il Paziente, il C.M. permette una programmazione certa e precisa delle sedute operatorie, evitando gli imprevisti che un disagio per l’equipe chirurgica possono determinare una riduzione degli standard di sicurezza per il Paziente stesso.

Al momento del ricovero, che per la chirurgia protesica avviene il pomeriggio precedente la data dell’intervento, allo scopo di ridurre al minimo indispensabile la ospedalizzazione del Paziente,il C.M. verifica la completezza della cartella clinica, ossia la presenza di tutti i referti relativi agli esami eseguiti nonché del necessario consenso informato al trattamento chirurgico.
Anche nel momento del ricovero quindi il Paziente torna in contatto con la persona conosciuta ed “amica” che lo ha seguito durante tutta la fase di preparazione.
E’ evidente che la qualifica di infermiere professionale ed ancor più di strumentista, come detto prima, rende questo rapporto ancor più continuativo, prolungandolo al delicato momento dell’intervento chirurgico ed alla fase post operatorio, durante la quale la Signora Eva si occupa della assistenza infermieristica accessoria, controllando il decorso dell’immediato post operatorio in collaborazione con il Chirurgo.
La prenotazione del trasferimento presso strutture di Rieducazione Funzionale, quando necessario, prolunga l’assistenza del Paziente anche oltre alla dimissione. Il Paziente avrà infatti un riferimento affidabile e competente per la programmazione di eventuali visite di controllo aggiuntive rispetto al normale protocollo, ed un interlocutore per tutti i dubbi e le delucidazioni relative al percorso di “guarigione”.

L’esperienza maturata sino ad ora ed i risultati raggiunti ci indicano che questo nuovo modo di porre il paziente al centro del percorso di trattamento terapeutico che lo riguarda, oltre a trovare un riscontro estremamente positivo nel gradimento dell’interessato, semplifica in modo importante il lavoro di tutte le figure professionali, Mediche e non, che concorrono al trattamento del Paziente.
Appare chiaro quanto sia significativo e spesso gravoso il ruolo del C.M. e, se dobbiamo trovare nella analisi una nota negativa, dobbiamo segnalare la difficoltà nel far apprezzare e riconoscere appieno il valore di questo nuovo ruolo nell’ambito della struttura sanitaria.

Per maggiori informazioni scriveteci all’indirizzo eva.ginocchio@arthroteam.it.